Il 2016 è l’anno della “rinascita”.
Se finora i Retailers si sono preoccupati di prendersi cura dei negozi già attivi, proteggendoli dal gelo della crisi economica, l’arrivo del nuovo anno ha portato con se la tanto attesa primavera, con una prospera “fioritura” di nuovi punti vendita.
Infatti, secondo il rapporto di Confimprese, le aperture dirette e in franchising sono in aumento del 18% sul 2015, con una previsione di 904 nuovi negozi.
A crescere ed aprire timidamente i primi petali non sono solo negozi di abbigliamento (454, il 50% del totale) e alimentari/ristorazione (159 nuovi locali), ma a farsi largo tra le tipiche margherite ci sono settori più specializzati come ottica, arredamento, prodotti erboristici, oggettistica per la casa.
Largo alle nuove aperture. Ma usiamo la testa!
Alla base c’è sempre la strategia.
Perché rischiare di seminare su un terreno sterile? Che senso avrebbe piantare tulipani in un aiuola già piena di meravigliosi e floridi tulipani o ancor peggio affiancare il nostro timido germoglio all’infestante Menta?
Come per il giardiniere, anche per i Retailers la scelta localizzativa, ovvero scegliere il luogo dove far crescere e fiorire i propri negozi è un aspetto molto importante da non sottovalutare.
Gli aspetti e variabili da valutare sono molteplici tra qui:
- Il volume di traffico dei potenziali clienti;
- La composizione della domanda (il tipo di consumatori che frequentano il luogo);
- La concorrenza di insegne e punti vendita;
- La convergenza tra il pubblico di potenziali acquirenti in zona e la tipologia di prodotto e offerta dell’azienda.
Per fare la scelta giusta, bisogna saper raccogliere
Le nuove tecnologie e la sempre maggiore diffusione dei dispositivi mobili, mettono a disposizione dei Retailers servizi per la geolocalizzazione così da definire il numero di consumatori presenti in una certa area e il relativo spaccato socio-demografico. Un esempio è Tim Big Data Value, recentemente usato per analizzare il comportamento dei visitatori durante la recente apertura del tanto atteso Centro Commerciale Arese.
“Un prato di fiori non è un regno qualunque. Ho contato 782 re (e non ho dimenticato i narcisi e i gigli), novemila viaggiatori (e ci sono anche le farfalle e le rondini), un milione di sudditi (e ci sono anche le formiche rosse), tre giullari (ah, le nuvole!) e un miliardo di fate (piccole stelle timide che stanno lassù in cielo, nascoste dall’azzurro). E la regina? E’ un fiore rosso, laggiù nel prato, che indica l’uscita verso l’invisibile.”
– Fabrizio Caramagna –