Avvaloriamo la tesi sostenuta nel precedente articolo, e passiamo a un caso reale di comunicazione efficace.
Di recente abbiamo curato il progetto di promozione dell’Appuntamento Rac, la fiera campionaria di riferimento per i commercianti di calzature del triveneto.
Il punto di svolta è stato quello di far uscire gli organizzatori dalla concezione “product oriented” fino a ora adottato (la fiera intesa solo come occasione per esporre la merce e fare gli acquisti per la nuova stagione) e vagliare assieme l’opportunità di offrire un servizio aggiuntivo ai visitatori, un‘occasione di crescita e trasformazione personale e per il loro punto vendita.
Per fare questo abbiamo analizzato il target (commercio al dettaglio) e identificato le loro difficoltà:
- non abbiamo più clienti in negozio
- la concorrenza on-line mi sta uccidendo
- gli sconti mi stanno dissanguando
- sono “social” ma non funziona
Come aiutarli?
E così l’idea: aggiungere uno spazio all’interno della fiera dedicato ad un’intervento formativo. Ma non un intervento formativo qualsiasi: “l’intervento formativo di Shoes Marketing”, un’occasione di crescita studiato su misura per i negozi di scarpe, dove esperti del settore spiegano le migliori azioni di marketing per rilanciare il punto vendita e lenire le pene che attanagliano proprio commercianti del settore.
Delineato il progetto, come comunicarlo?
E qui ringrazio la “lucida follia” del mio Team che ha pensato a dei payoff accattivanti e divertenti, abbinati a delle immagini coerenti ma inattese, fuori dagli schemi didascalici fin ora usati, con lo scopo di far “giocare” l’interlocutore.
Fino a oggi l’Appuntamento Rac si è presentato così:
Una veste pacata e didascalica, appunto. Coerente, ma nessun effetto wow.
Con l’introduzione dell’intervento formativo, abbiamo voluto innovare e osare, proprio con l’intento di far balzare all’occhio la novità.
Notate la differenza? Il gioco di parole del titolo che richiama l’immagine a lato “vedi-non vedi”, e il payoff forte a sostegno della tesi. Un modo di comunicare diverso e di valore. Un’immagine che attrarre e un messaggio che fa riflettere: “chi voglio essere? Uno che si fa valere?”
A questa prima immagine di presentazione dell’evento, ne sono seguite altre, con la specifica funzione di mettere in evidenzia i tasti dolenti dei negozio: se vuoi più flusso, allora non oziare ma agisci, se vuoi aumentare i margini allora differenziati con stile, etc …
Un gioco di parole e immagini, che diverte e fa pensare l’interlocutore. L’immagine è senza ombra di dubbi l’elemento attrattivo di questa comunicazione.
Ovviamente questo non basta! L’immagine deve essere correlata da un post di promozione sui social ad esempio, che punta a una specifica landing page dove l’utente troverà le risposte alle sue domande (non la soluzione! Quella viene data durante l’evento) e la call to action per iscriversi all’evento. Ma le modalità di promozione le vedremo in un altro articolo.
Saper comunicare, intrattenere e stupire con immagini evocative e poche parole che abbiano armonia e ritmo, è un arte. Rubando una frase del un mio caro amico Marco Zamboni (allenatore d’impresa, Professional Coach&Counseling di Move the Limit) “entra nelle sue scarpe”. Identifica il tuo target e focalizza la tua attenzione a soddisfare un loro bisogno, problema, necessità. Studialo, analizzalo e comunica usando parole e immagini identificative, potenti, sorprendenti. Chi guarderà quell’advertising dovrà subito pensare: “questa calza a pennello”.