– Il fresco profumo di un gruppo di studenti giovani, creativi e determinati: il Marketers Club.
– La fame di sapere e la sete di novità che da sempre ci contraddistinguono.
I presupposti ci sono tutti.
Indice dei contenuti
Di cosa sto parlando?
Nella splendida cornice veneziana, nel campus economico di Ca’ Foscari, il Marketers Club, un’associazione di studenti appassionati di marketing, comunicazione, strategia d’impresa, innovazione e con tanta voglia di mettere in pratica ciò che imparano durante le ore di lezione, il 7 Aprile, ha organizzato l’edizione numero tre del format MakeIT!: il MakeIT16 – Breaking Brand.
Cos’è il MakeIT16?
E’ la terza edizione di una serie di eventi annuali che hanno come tematiche principali il Made in Italy, l’artigianalità e l’innovazione. Il MakeIT16 si contraddistingue però, per la collaborazione con la Fondazione CUOA e l’associazione JEst. Le protagoniste di questo evento sono state l’innovazione e la rottura dei paradigmi di alcuni tra i più famosi brand.
E dove si parla di rinnovamento e di rottura degli schemi, non si può mancare. Anzi, abbiamo fatto di meglio: abbiamo partecipato come Media Partner!
Per chi avesse seguito il nostro live twitting attraverso gli hashtag #MakeIT16 e #MarketingTechnology, ha potuto gustarsi in diretta tutte le novità e le pillole dei quattro grandi ospiti: Lavazza, Durex, Coca-Cola e l’agenzia BCube con il caso Ceres.
Perché abbiamo creduto fin da subito nel Marketers Club e nel loro evento?
Perché come diceva Henry Ford, “chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia 20 o 80 anni. Chiunque continua ad imparare resta giovane. La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane.”
Ed ecco che in un batter d’occhio siamo ritornati tra i banchi universitari ad ascoltare, imparare e nutrire la nostra mente.
Ma andiamo per ordine
Dopo il check-in delle 9:30, ci siamo accomodati nell’Aula Magna (già piena – capienza circa 400 persone). Nell’aria vi era un mix di odori di libri, di curiosità, di emozione, di trepidazione e frenesia, tipici di chi è giovane, o di chi non vuole mai arrendersi alle dinamiche del tempo; tipici di chi il tempo lo sfrutta e non lo rimpiange.
Ad introdurre il tema dell’evento non poteva che essere il professore ed esperto di innovazione e creatività, Alessandro Garofalo. Del suo bellissimo discorso, una frase ci è rimasta impressa:
“L’innovazione è la base della creatività. Essa è obbligatoria se si vuole evitare l’obsolescenza e mantenere legati i propri clienti o conquistarne di nuovi.”
Come non esserne più d’accordo? D’altro canto siamo di parte: la visione e l’innovazione tecnologica sono il nostro pane quotidiano.
Lavazza: è il caffè che fa la differenza!
Si poteva iniziare questo evento senza la bevanda più amata dagli studenti, dai lavoratori, dalle nonne…e da chi ama le chiacchiere da bar? NO! Il primo ospite è stato, infatti, Marcello Arcangelo, Head of Lavazza Training Center Network.
Come Lavazza rompe i paradigmi e rivoluziona il caffè?
Semplice! Punta sulla creatività, multisensorialità ed emozione, mantenendo il focus sui consumatori. L’obiettivo è proprio quello di farli innamorare del Brand offrendo loro prodotti di qualità ed esperienze uniche. Ecco allora che Lavazza, oltre a quello classico, ha creato il caffè solido, il caviale di caffè, le sfere di caffè, il lecca lecca, i popcorn, il mojito analcolico al caffè, la meringa al cappuccino, le lenti a contatto al caffè, la tazzina che si mangia… e chi più ne ha più ne metta!
Siamo in Paradiso? Quasi. Lavazza, a modo suo, ci ha immersi nella bevanda celestiale per eccellenza.
Piacere, Durex!
Il secondo ospite che ha presentato le proprie strategie per mantenere la Leadership di mercato è stato Durex. Perché Durex è un innovatore? Perché è stato il primo marchio del suo settore a immettere sul mercato il primo preservativo di forma anatomica, a utilizzare il controllo elettronico, a pubblicizzare i propri prodotti, a lanciare un sito web, a sviluppare prodotti innovativi il cui scopo non è soltanto quello della protezione, ma anche aumentare il piacere dei Lovers. Anna Maria Lamolinara, Senior Brand Manager di Durex, dopo averci spiegato il contesto, i segmenti del mercato, i canali di vendita, la penetrazione (di mercato) ed i trend di consumo, ha parlato delle sfide attuali del brand: decidere dove investire e come educare i consumatori. Si poteva concludere l’intervento senza gli spot più memorabili e divertenti di Durex? La campagna che a mio avviso entrerà nella storia, è quella lanciata per i Mondiali di Calcio 2014 con Rocco tieni duro. Ammettiamolo, la soddisfazione è raddoppiata quando abbiamo realizzato di aver fatto più sesso di Rocco!
Coca-Cola: Taste the feeling
Il terzo ospite del MakeIT16 è stato Andrea Menandro, Senior Digital Manager di Coca-Cola il quale ci ha parlato dei due grandi pilastri su cui poggia la comunicazione di questo colosso mondiale: il Content ed il Package. Sono convinta che non esista persona che non sappia riconoscere la bottiglia Coca-Cola, che non abbia mai visto almeno uno dei numerosi gadget del Brand o che non si sia emozionato almeno una volta davanti ai suoi spot! Coca-Cola focalizza gran parte delle sue energie nel trasmettere emozioni e valori (famiglia, amore, sport, vacanze, party, etc,) grazie ad uno Storytelling unico e facilmente condivisibile da tutti e su tutti i Social.
Del resto la formula magica ce l’hanno solo loro!
Ceres è volgave. Ceres fa schifo. Ceres c’è!
Uno dei Brand più amati (sono di parte, lo so) sui Social Network è Ceres. Tutti sognano la creatività dei suoi post, di realizzare un Instant Marketing come il suo, la sua simpatia. Ma come dicono quelli del Marketers Club: “se lo puoi sognare, lo puoi fare”! Ecco allora che l’ultimo ospite della giornata è stato proprio Alessandro Sciarpelletti, Head of Digital at BCUBE, l’agenzia di comunicazione che gestisce le strategie digitali di Ceres. Il lavoro creativo di questa agenzia è pazzesco. Alessandro ha spiegato che per differenziarsi in un mercato sempre più saturo, tre sono le regole da seguire:
1. Smettere di parlare e agire. Come? Immedesimarsi nelle persone e utilizzare gli argomenti in comune per creare relazioni autentiche e durature.
2. Essere e non apparire. Ce lo insegnano fin da piccoli, “sii te stesso e vedrai che andrà tutto bene!”. Ed è proprio così. I Brand tendono spesso a “strafare”: nella comunicazione, nella descrizione dei prodotti, nell’apparire, appunto. Ceres non vuole essere conosciuta da tutti, ma vuole essere importante per qualcuno. Come? Stravolgendo le regole, rompendo i paradigmi, usando non una comunicazione di tipo B2B o B2C, ma H2H (Human to Human).
3. Non solo vendere, ma Sorprendere. Conoscere le regole, crearne di nuove, improvvisare, sono la base delle strategie attuate da Ceres per differenziarsi dai grandi player. E allora mi permetto di dire che Ceres c’è riuscita benissimo!
Tra risate, emozioni, contest, sorprese, tante idee dalle quali prendere spunto ed un grande aperitivo finale, si è concluso questo MakeIT16, un evento che ha rotto gli schemi!