Luxury 2.0 (4): il co-branding che piace agli shopping addicted

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Parliamo d’Amore

Chi mi conosce rimarrà un po’ perplesso. Io, quella fredda, che scappa di fronte alle dichiarazioni, diffidente, quella che sposta (fisicamente) chi invade il suo “spazio vitale”, che alza il sopracciglio destro appena le si fanno più di due complimenti consecutivi, che vuole parlare dell’amore.
Insomma, l’amore non è un argomento facile per quanto mi riguarda, però mi piace immaginare di aver capito come dovrebbe essere, come ci si dovrebbe sentire quando scatta.
Perché scatta. Sempre.

Senza spiegare l’etimologia della parola o cadere in monologhi banali che potrete trovare nei migliori film romantici, mi sono sempre immaginata l’amore come un sentimento puro, in cui rispetto, lealtà, comprensione, fiducia, generosità e passione si mescolano per creare quello che tutti vorrebbero: attimi di lucida follia che rendano migliore la nostra esistenza. Per questo è così difficile da provare, per questo abbiamo paura di non provarlo mai.
Quando due anime diverse e apparentemente lontane tra loro si incontrano, si riconoscono in mezzo a tante altre, si scelgono e capiscono che la vita è meno difficile se affrontata insieme.

Mi piace pensare al co-branding come a una storia d’amore: due brand si incontrano e tra altri mille si scelgono e insieme creano qualcosa di unico, di spettacolare, qualcosa che tutti (i fashion addicted) ammirino e desiderino.

Cos’è il co-branding?

“Il co-branding è un’alleanza tra due marche note che vengono presentate contestualmente al consumatore dando luogo ad una nuova offerta o ad un’offerta percepita come nuova o diversa dal consumatore, grazie al supporto e alla presenza di una seconda marca invitata”.

Nello specifico, la collaborazione tra un marchio luxury e uno low cost non è altro che una delle conseguenze della democratizzazione del lusso, in cui i valori esclusivi che contraddistinguono il lusso (prezzo elevato, rarità, altissima qualità, estetica, straordinarietà, simbolismo) si fondono con le caratteristiche del low cost (ottimo rapporto qualità/prezzo, accessibilità, vastissimo pubblico). In questo modo vengono realizzati prodotti che mantengono in parte i valori appartenenti al lusso, ma con un prezzo nettamente inferiore permettendo l’accesso a una fascia più elevata di consumatori.

Questa strategia inoltre, permette di raggiungere gli obiettivi prefissati in modo più efficace: il time-to-market è ridotto e grazie al know-how, alle competenze del partner e alle nuove tecnologie, le risorse utilizzate diminuiscono. Non solo, essa è un mezzo per guadagnare esposizione sul mercato, per condividere i costi con un partner e per difendersi dai concorrenti.
Altri vantaggi e svantaggi li potete leggere nella tabella sottostante:

L’autunno si colora di luxury co-branding

Settembre è ormai entrato prepotentemente nella nostra quotidianità. Tra le novità in arrivo in questo autunno nel settore moda vi saranno due importanti collaborazioni tra il mondo del lusso e quello low cost:

1.Kenzo for H&M
Le collaborazioni tra il colosso svedese e il mondo del lusso sono iniziate nel lontano 2001 con lo stilista (e dio dello stile) Karl Lagerfeld. Da allora, numerosi sono stati i luxury brand che hanno lavorato con H&M a edizioni limitate il cui successo è stato esorbitante. Alcuni nomi: Stella Mc Cartney, Marni, Versace, Maison Margiela, Alexander Wang, Jimmy Choo e Roberto Cavalli.
Il tre novembre uscirà l’attesissima Capsule Collection dal titolo “Kenzo for H&M”: due linee di abbigliamento e accessori (una femminile e una maschile) presentate in una giungla coloratissima, tra piante tropicali, tantissimi fiori, stampe animalieur, dall’influenza street e sport vendute in 250 negozi H&M nel mondo e nell’e-shop.

2. Jean Paul Gaultier per OVS
Come H&M, anche OVS ha già lavorato a stretto contatto con altri protagonisti del mondo della moda e dell’arte come Elio Fiorucci, Costume National. Matthew Williamson, Kristina Ti e Alberto Aspesi.
A partire dalla metà del prossimo novembre sarà disponibile in alcuni store selezionati e online una nuova capsule collection di 60 pezzi firmata “Jean Paul Gaultier per OVS”. Essa comprenderà abbigliamento e accessori sia per uomo che per donna.
La nuova collaborazione tra il genio della creatività dall’area “punk sentimental” e l’italianissimo brand del fast fashion sta rendendo impazienti tutti fashion victim.

co-branding ovs

In un settore altamente competitivo, questi brand si sono scelti e desiderati e insieme hanno creato attimi di lucida follia.
E noi siamo qui ad attendere la loro prima uscita in pubblico per sognarli ad occhi aperti… Se non è questo l’amore!

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