Frenetico. Se penso al mondo d’oggi, l’aggettivo che mi salta in mente è “frenetico”. In parte perché internet è diventato e sarà sempre più pervasivo nella nostra vita quotidiana. In parte perché ci circondiamo da strumenti che ci portano a essere sempre connessi.
Smartphone, smartwatch sono solo l’inizio di una trasformazione radicale del nostro modo di vivere e degli oggetti che conosciamo/usiamo. Quello che ci sembrava solo fantascienza in molti film del passato, non è scontato possa diventare realtà nei prossimi 10 anni. Se pensiamo a Hello Barbie Mattel, una bambola che interagisce attraverso l’intelligenza artificiale, ci accorgiamo che il futuro è già tra noi.
Cosa ci aspetta nei prossimi anni? Diamo assieme un piccolo sguardo al futuro:
Nuovi modelli d’impresa 🚀
Dalla bambola interattiva, al peluche che legge libri ai bambini per favorire l’apprendimento in giovane età. Ma questo è solo un esempio delle molte opportunità applicabili in diversi settori (dal retail alle infrastrutture pubbliche). Il trend è chiaro: far si che molti oggetti di uso quotidiano diventino smart. E se da un lato questa trasformazione figura come semplice “miglioramento di prodotto”, d’altro canto invece aprirà nuove frontiere per le aziende che potranno così competere sul mercato con diversi modelli di business.
Riprendiamo l’esempio del peluche e delle molteplici modalità di vendita che si vanno a creare:
- 200€ fissi
- 50€ + 8€ mensili per la lettura di libri in italiano.
- 50€ + 15€ mensili per la versione internazionale con vocabolario incluso
Produttori e retailer avranno l’opportunità di creare una serie di servizi che gravitano attorno ai prodotti interconnessi, in modo tale da ottenere una serie di vantaggi:
- Nuovi flussi di reddito legati alla vendita dei servizi
- Post vendita molto più esteso
- Possibilità di gestire efficacemente una relazione di lungo periodo con i clienti
- Informazioni e dati per la propria BI
- Migliorare la customer experience
Indossiamo tecnologia ⌚️
Le wearable technologies stanno prendendo sempre più piede nel nostro quotidiano e col tempo potranno essere uno strumento a supporto della vendita in-store..
Pensiamo ad un negozio che vende scarpe intelligenti, in grado di contare i passi, l’appoggio del piede, il tipo di corsa e il terreno in cui vengono utilizzate…
La condivisione di questi dati tra venditore e consumatore permetterà di comprendere all’istante quale scarpa è più adatta allo stile di vita di ogni cliente. Questo è un vantaggio per il consumatore, che si vedrà proporre i modelli più adatti alle sue reali esigenze. Ma allo stesso tempo è un valido supporto per tutti gli shopping assistant che riusciranno così ad ottimizzare le vendite.
D’altro canto le wearable technologies potrebbero essere indossate non solo dal consumatore, come nell’esempio precedente, ma anche dall’addetto alla vendita. Supponiamo che gli ottici possano avvalersi di occhiali intelligenti con una fotocamera integrata, i quali, attraverso un software di riconoscimento facciale, potrebbero capire quale modello di occhiale meglio si possa adattare alla fisionomia del volto del cliente. ThyssenKrupp in collaborazione con Microsoft HoloLens permette ai suoi clienti di vedere in tempo reale attraverso la realtà aumentata l’installazione dei montascale nelle loro case:
Un mare di dati 🌊
Questi strumenti “smart”aumenteranno a dismisura il numero di dati a disposizione delle imprese. In un contesto del genere diventa fondamentale estrarre e integrare conoscenza dai vari database attraverso tecniche di data mining. Ad esempio, software come 4WS.KeepIT sono capaci di gestire, integrare e normalizzare tutte le informazioni provenienti dai vari punti di contatto (negozi, e-commerce, Customer Service, Social e App), prestando particolare attenzione alla cura della privacy dei consumatori (tema sempre più sentito da parte delle aziende nell’era digitale)
Entro il 2020 ci saranno più di 25 miliardi di dispositivi connessi. Per far fronte a questa evoluzione è importante che i sistemi informativi aziendali diventino sempre più integrati e omnichannel, così da tracciare (nel modo più preciso, puntuale e standardizzato) le informazioni, preferenze, abitudini e propensioni all’acquisto dei clienti. Perché in contesto dove la concorrenza è spietata, diventa necessario saper colpire il cliente giusto, al momento giusto. Più le aziende riusciranno a raccogliere e integrare i dati in modo tale da creare personas ben delineate, maggiori saranno le opportunità di aumentare il ROI delle campagne marketing.
Questa trasformazione rappresenta una buona opportunità di cambiamento e di digitalizzazione per molte imprese che fino ad oggi sono rimaste lontane da questo mondo.