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Data Management a supporto delle strategie
Il mondo del business è tutto incentrato su dati. Numeri, analisi, stime non sono mai fini a se stessi, ma combinati intelligentemente tra loro possono offrire il piano di azione di cui si ha bisogno. Un buon Data Management è quindi il punto di partenza per la giusta elaborazione dei dati a supporto delle scelte strategiche e per il raggiungimento degli obiettivi.
In sostanza? Il dato in sé, senza una manipolazione e un’ampia visione del panorama aziendale non serve a nulla. Ma per raggiungere gli obiettivi prefissati bisogna partire dal dato in tutta la sua purezza, raccoglierlo, pulirlo, interpretarlo e utilizzarlo a proprio vantaggio.
Perché le PMI hanno bisogno di un buon Data Management?
Le piccole aziende (micro imprese) hanno una ristretta rosa di clienti di cui tenere conto. Le informazioni utili per il loro funzionamento possono stare tutte in testa al titolare o al commerciale. Queste micro imprese però non sono scalabili: si arriverà al punto in cui l’azienda non potrà più crescere. L’acquisizione di un nuovo cliente (e di conseguenza tutto il suo bagaglio d’informazioni), farà perdere il focus su un cliente vecchio che, col tempo, verrà perso poiché non sarà più seguito.
Le PMI hanno una mole di clienti e lead completamente differente e si trovano ogni giorno a dover gestire molteplici informazioni: dai prospect ai clienti, dai fornitori ai rivenditori e così via.
Sono queste aziende che necessitano dei benefici del Master Data Management perché con tutte le informazioni con cui si scontrano quotidianamente, è più probabile che ci siano problemi di ridondanza dei dati e di incongruenza che informazioni pulite utili per le scelte da fare.
Il Data Management supporta processi che producono dati affidabili (informazioni) e crea un ponte tra i vari reparti di un’organizzazione: Business e IT perseguono obiettivi comuni creando una sinergia tra le loro differenti competenze, informazioni e tecniche.
Per il settore retail la gestione dei dati è fondamentale
Oggi si può dire che il mercato sia sempre più “cliente-centrico”? Certo che sì, perché come ci insegna il famoso detto: “se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna”. Ma il cliente al giorno d’oggi non è più una montagna insormontabile. Ma come si può dunque recuperare tutte le informazioni utili dei nostri clienti?
Con una corretta raccolta dati è possibile conoscerlo in tutte le sue sfumature, dai dati anagrafici, a quelli che caratterizzano il suo comportamento d’acquisto.
Si sa bene che il cliente non è più solo “fisico”. In negozio è possibile raccogliere le sue informazioni nel momento in cui lo si fidelizza, ma dal mondo di Internet le informazioni che si possono trarre su di lui sono ancora di più. Ed ecco che il “cliente digitale”, acquista nell’ecommerce, mette like sui social e lascia tracce del suo passaggio mostrando i suoi interessi tramite le pagine che visita, i like che mette ecc.
Master Data Management e Data Integration hanno a cuore il cliente
“Matilda, entra e acquista in un negozio. Lo stile dei capi che vi trova la rappresenta pienamente e decide di fidelizzarsi lasciando alcuni suoi dati. Non volendo perdere molto tempo però, omette alcuni campi (come l’indirizzo e la città) che non sono indispensabili per l’iscrizione al programma fidelity.
Trascorso un po’ di tempo, le viene proposta una promozione online attraverso una mail mandata grazie al programma fidelity. Decide così di acquistare dei prodotti nell’ecommerce. Nel momento dell’iscrizione online noterà che nel compilare il profilo utente, i dati già presenti nella scheda della fidelity saranno come per magia già presenti nel suo profilo. La comunicazione tra le due realtà fa sì che non ci sia bisogno di re-inserire dati e si risparmi tempo e dispersione.”
Sembra banale, ma Matilda fidelizzata in negozio e Matilda virtuale, in un sistema informatico normale, viene identificata con due codici diversi sebbene alcuni (o anche tutti) i suoi dati coincidano.
Nella maggior parte dei casi dunque, tutte queste informazioni provenienti da fonti diverse non comunicano tra loro. Esistono però sistemi come 4WS.KeepIT che hanno l’obiettivo di integrarle e gestirle per creare profili utente univoci e agire di conseguenza con azioni marketing mirate alle esigenze di ciascuno.
Marketing Automation e Lead Nurturing germogliano dal seme dei dati
La Marketing Automation, per aver ragion d’essere, ha bisogno del supporto di una grande attività di Data Management.
Più si integrano le informazioni e più si conoscono i clienti, i prodotti che acquistano maggiormente e quelli che potrebbero interessare loro. Solo così posso adeguare la comunicazione, fare le giuste offerte e alimentare i rapporti con i lead.