Ti auguro tempo
“Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guadarlo sull’orologio…”
Elli Michler
Questi versi (tra i miei preferiti) sono un inno alla vita, un invito a non sprecare il nostro tempo, l’unica risorsa che, una volta spesa, non tornerà più indietro. Mai più.
Siamo tutti angosciati dalle deadline, impegnati nel risolvere problemi più o meno gravi, focalizzati sul “se avessi fatto” piuttosto che sul “farò”.
Preferiamo diffidare e passare il tempo a costruire muri invece che tentare di abbatterli.
Non riusciamo a godere di quel bicchiere mezzo pieno: molto meglio (rim)piangere guardando quello vuoto. Pensiamo che il tempo per vivere (vivere davvero) ci sarà.
Dopo.
Domani.
Appena finito il lavoro.
Quando sistemiamo i problemi.
Molti affermano che nel XXI secolo il tempo sia il vero lusso. Lo guardiamo scorrere inermi sulle lancette di un orologio senza accorgerci che il “domani” di ieri è l’ “adesso” di oggi.
Nessuna invenzione che sia riuscita a fermarlo.
Nessuna quantità di denaro che sia riuscita a comprarlo.
Se davvero il tempo è diventato un lusso al giorno d’oggi, è anche vero che ciò che caratterizza la nostra società è la digitalizzazione. E quando si parla di digitalizzazione è immediato il collegamento con le nuove tecnologie e il Web2.0.
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Tempo e Tecnologia
Se pensate che soltanto il tempo sia il vero lusso, vi state sbagliando. Anche misurarlo e tenerlo sotto controllo è diventato un lusso. Soprattutto se si desidera avere al polso un oggetto di qualità, di design e tecnologicamente avanzato!
Un esempio…
Durante l’evento del 7 settembre 2016 la Apple, insieme all’iPhone7, ha presentato la nuova versione dello smartwatch: Apple Watch Series 2. Le caratteristiche principali? Resiste all’acqua fino a 50 metri, ha il Gps integrato, hanno migliorato il display, il processore dual-core e il sistema operativo watchOS 3.
Un co-branding di lusso
Per chi, oltre alla tecnologia, ama anche la moda di lusso, per il secondo anno consecutivo il colosso di Cupertino ha collaborato con la casa di moda francese Hermès per la realizzazione dell’ Apple Watch Hermès: un connubio vincente tra tecnologia e alta moda.
Le novità del 2016? I cinturini disegnati da Pierre Hardy, dall’assortimento ancora più vasto e con nuovi splendidi colori oltre alla tradizionale palette Hermès. Ovviamente sono in cuoio di altissima qualità e sono realizzati a mano. Si possono scegliere a singolo giro, a doppio giro o a bracciale. I quadranti sono esclusivamente ispirati agli iconici modelli Clipper, Cape Cod ed Espace Hermès.
E i prezzi? In Italia partono dai 1369€ fino ad arrivare ai 1769€, a seconda del cinturino.
“La nostra è una partnership nata da una visione condivisa e basata sulla stima reciproca: abbiamo preoccupazioni simili, l’evoluzione e il perfezionamento costante del nostro design.” Jonathan Ive, Chief Design Officer di Apple
“Ci unisce la stessa visione, la costante e ambiziosa ricerca dell’eccellenza e dell’autenticità, nonché la creazione di oggetti tanto utili e funzionali quanto splendidi esteticamente. Oggi la nostra collaborazione compie un importante passo in avanti.” Pierre-Alexis Dumas, Executive Vice President di Hermès
Nel precedente articolo avevo associato il co-branding a una storia d’amore: “due brand si incontrano e tra altri mille si scelgono e insieme creano qualcosa di unico, di spettacolare, qualcosa che tutti (i fashion addicted) ammirino e desiderino”.
Direi che anche la coppia Hermès-Apple sia niente male!
Voi cosa ne pensate?